I metodi utilizzati nel progetto sono metodi non formali, che si caratterizzano per il minimo utilizzo di metodi convenzionali di apprendimento, come quelli formali. Ma cosa sono tutte queste metodologie?
L'educazione non formale rappresenta uno dei pilastri su cui si basa la costruzione del programma ERASMUS PLUS, che promuove l'educazione non formale, i progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all'estero, l'apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni.
L'educazione non formale è quello che ha luogo al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione formale. Le attività di apprendimento non formale si svolgono su base volontaria e sono accuratamente progettate per favorire lo sviluppo personale, sociale e professionale dei partecipanti.
In Europa, la maggior parte dei cittadini ha ricevuto nella propria vita una qualche forma di scolarizzazione. Questa istruzione scolastica formale si basa normalmente su una relazione “verticale” tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza e la trasmette (insegnante) e colui che la riceve (discente). L’istruzione non-formale, al contrario, può essere spiegata con la formula “learning by doing”, ovvero imparare direttamente sul campo. La metodologia di apprendimento consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza. Non vi sono insegnanti che impartiscono lezioni ex-cathedra: i giovani, gli animatori giovanili, gli educatori (trainer) sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione “orizzontale”.
I principi dell'apprendimento non formale sono:
- apprendimento non formale: apprendimento erogato nell’ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento).
- apprendimento informale: apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell’apprendimento.
L'educazione non formale rappresenta uno dei pilastri su cui si basa la costruzione del programma ERASMUS PLUS, che promuove l'educazione non formale, i progetti europei di mobilità giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all'estero, l'apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni.
L'educazione non formale è quello che ha luogo al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione formale. Le attività di apprendimento non formale si svolgono su base volontaria e sono accuratamente progettate per favorire lo sviluppo personale, sociale e professionale dei partecipanti.
In Europa, la maggior parte dei cittadini ha ricevuto nella propria vita una qualche forma di scolarizzazione. Questa istruzione scolastica formale si basa normalmente su una relazione “verticale” tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza e la trasmette (insegnante) e colui che la riceve (discente). L’istruzione non-formale, al contrario, può essere spiegata con la formula “learning by doing”, ovvero imparare direttamente sul campo. La metodologia di apprendimento consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza. Non vi sono insegnanti che impartiscono lezioni ex-cathedra: i giovani, gli animatori giovanili, gli educatori (trainer) sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione “orizzontale”.
I principi dell'apprendimento non formale sono:
- Utilizza metodi partecipativi, incentrati su chi apprende.
- Costruito in base agli interessi dei giovani.
- La valutazione di fallimento o successo non è mai individuale ma collettiva, diritto di sbagliare.
- Realizzato in ambienti e situazioni nelle quali la formazione e l'apprendimento non sono l'unica attività.
- Il contesto di apprendimento deve mettere a suo agio i partecipanti.
- Le attività sono guidate da facilitatori dell’apprendimento, sia professionisti sia volontari.
- Le attività sono pianificate in base a obiettivi e si rivolgono a gruppi target specifici.